Chi mette al mondo, adotta o prende in affidamento un figlio può avere diritto all'assegno di maternità dello Stato o all'assegno di maternità dei Comuni

di Valeria Zeppilli - I genitori che mettono al mondo un figlio, in alcuni casi, possono beneficiare di un particolare sussidio: l'assegno di maternità.

Nel nostro ordinamento ne esistono due tipologie, ovverosia l'assegno di maternità dello Stato e l'assegno di maternità dei Comuni.

Vediamo cosa sono, in cosa consistono e quando possono essere corrisposti.

Indice:

L'assegno di maternità dello Stato

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L'assegno di maternità dello Stato è erogato dall'Inps e destinato ai lavoratori atipici o discontinui.

Possono beneficiarne la madre o il padre, anche adottanti, l'adottante non coniugato, gli affidatari preadottivi, il coniuge della madre adottante o dell'affidataria preadottiva e gli affidatari non preadottivi in caso di non riconoscibilità o non riconoscimento da parte di entrambi i genitori.

Assegno di maternità dello Stato: i requisiti

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I requisiti per poter ottenere l'assegno di maternità dello Stato variano a seconda che il beneficiario sia il padre o la madre.

Entrambi, comunque, devono essere residenti in Italia e avere la cittadinanza italiana o di uno Stato UE. Se si tratta di cittadini extracomunitari, il godimento dell'assegno è subordinato al possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

Requisiti per la madre

La madre può chiedere e ottenere l'assegno di maternità dello Stato alle seguenti condizioni:

  • se è lavoratrice deve vantare almeno tre mesi di contribuzione per maternità del periodo che va tra i diciotto e i nove mesi prima del parto o l'ingresso del bambino in famiglia, in caso di adozione nazionale o affidamento preadottivo, o in Italia, se si tratta di adozione internazionale;
  • se ha lavorato almeno tre mesi e ha perso il diritto alle prestazioni previdenziali o assistenziali, il periodo di tempo che separa la data della perdita del diritto e la data del parto o dell'effettivo ingresso in famiglia del bambino non può essere superiore né al periodo delle prestazioni godute né a nove mesi;
  • se durante la gravidanza la donna ha cessato di lavorare per recesso, anche volontario, dal rapporto di lavoro, deve vantare almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va dai diciotto ai nove mesi antecedenti al parto.

Requisiti per il padre

Per poter godere dell'assegno di maternità dello Stato, invece, il padre deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • se il figlio è stato abbandonato dalla madre o è stato affidato in via esclusiva al padre, al momento dell'abbandono o dell'affidamento esclusivo deve possedere i requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è affidatario preadottivo e si è separato dalla moglie durante la procedura di affidamento preadottivo, al momento dell'affidamento deve possedere i requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è padre adottante e l'adozione senza affidamento è avvenuta durante la separazione dei coniugi, al momento dell'adozione deve possedere i requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è padre adottante non coniugato e l'adozione è pronunciata solo nei suoi confronti, al momento dell'adozione deve possedere i requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se ha riconosciuto il neonato o è coniuge della donna adottante o affidataria preadottiva, in caso di decesso della madre naturale o di quella adottiva o affidataria preadottiva, al momento della domanda, sono richiesti i seguenti requisiti: il regolare soggiorno e la residenza in Italia del padre o del coniuge della deceduta, la presenza del minore presso la sua famiglia anagrafica, la potestà sul minore, il non affidamento del minore presso terzi e che la donna deceduta non abbia già usufruito dell'assegno.

In quest'ultimo caso non servono i requisiti dei tre mesi di contributi tra i diciotto e i nove mesi precedenti al parto e della perdita del diritto a prestazioni previdenziali o assistenziali da più di nove mesi.

La domanda di assegno di maternità dello Stato

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La domanda di assegno di maternità dello Stato va presentata entro sei mesi dalla nascita del figlio o dal suo ingresso in famiglia, attraverso il sito web dell'Inps, il Contact center al numero 803 164 da rete fissa o al numero 06 164 164 da rete mobile o i patronati.

Assegno di maternità dello Stato: importo

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Resta infine da dire che l'importo dell'assegno di maternità dello Stato è fissato ogni anno sulla base della variazione dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Assegno di maternità dei Comuni

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La seconda categoria di assegno di maternità è il cd. assegno di maternità dei Comuni, che può essere richiesto al proprio Comune di residenza dalla madre non lavoratrice, i cui redditi non superino una determinata soglia adeguata periodicamente, per la nascita di un figlio o per l'adozione o l'affidamento preadottivo di un minore di età non superiore a 6 anni o a 18 anni se si tratta di adozione o affidamento internazionale.

La richiesta di assegno è subordinata al fatto che la madre non abbia diritto all'indennità di maternità Inps né alla retribuzione per il periodo di maternità. Se invece vi ha diritto ma il loro importo è inferiore a quello dell'assegno di maternità, quest'ultimo può essere richiesto al Comune in misura ridotta.

Assegno di maternità dei Comuni: i requisiti

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Per poter validamente richiedere l'assegno di maternità dei Comuni, è indispensabile che i redditi e i patrimoni del nucleo familiare della madre, al momento della domanda, non siano superiori al valore dell'indicatore della situazione economica applicabile alla data di nascita o di ingresso in famiglia del figlio, adeguato periodicamente.

Assegno di maternità dei Comuni: beneficiari extracomunitari

L'erogazione dell'assegno di maternità dei Comuni spetta alle cittadine non comunitarie che, al momento del parto o dell'ingresso in famiglia del minore, risiedono in Italia e sono in possesso della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo. Anche il figlio, se nato all'estero da cittadina non comunitaria, deve possedere lo stesso titolo di soggiorno della madre.

La domanda di assegno di maternità dei Comuni

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La domanda di assegno di maternità dei Comuni va presentata entro sei mesi dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del figlio, indirizzandola al proprio Comune di residenza e utilizzando la modulistica di norma messa a disposizione dall'ente.

In ogni caso, a pagare l'assegno è l'Inps e non il Comune.

Valeria Zeppilli

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