La legge di conversione del decretone prevede la perdita del reddito di cittadinanza qualora, per donazione, successione o vincita, si acquisiscano somme superiori alle soglie fissate per il patrimonio mobiliare

di Lucia Izzo - Il reddito di cittadinanza, misura proposta dal Governo giallo verde per contrastare la povertà e garantire il diritto al lavoro, è ormai ufficiale a seguito dell'approvazione e pubblicazione in G.U. della legge n. 26/2019 di conversione del decreto legge n. 4/2019 (c.d. decretone) che ha recato disposizioni urgenti anche in materia di pensioni.


Per approfondimenti: Legge reddito di cittadinanza: tutte le misure


Reddito di cittadinanza: i requisiti

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Per ottenere il reddito di cittadinanza, la legge prescrive il possesso una serie di puntuali requisiti. In primis, il componente richiedente il beneficio dovrà essere cittadino italiano o di paesi UE, ovvero suo familiare che sia titolare di diritto di soggiorno, anche permanente, ovvero cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Ancora, si richiede la residenza in Italia per almeno 10 anni, gli ultimi due in modo continuativo.

Il decretone snocciola, poi, una lista dettagliata di requisiti reddituali e patrimoniali, in parte modificati in sede di conversione: tra questi emerge il possesso di un ISEE inferiore a 9.360 euro (un calcolo agevolato è previsto in caso di nuclei familiari con minorenni) e un valore del patrimonio immobiliare, sia in Italia che all'estero e diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30mila euro.

Il valore del patrimonio mobiliare

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Ancora, è previsto che il valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non debba superare la soglia dei 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo.

I predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite.

Reddito di cittadinanza a rischio in caso di vincite, donazioni o successioni

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L'eventuale variazione patrimoniale rischia di comportare la perdita del beneficio. Il provvedimento obbliga il beneficiario a comunicare le modifiche al patrimonio in tal senso, ovvero che comportino il superamento della suddetta soglia prevista dall'art. 2, comma 1, lett. b), numero 3) del decretone.

In sede di conversione del decreto legge, inoltre, è stato puntualmente stabilito che la perdita dei requisiti si verifica anche nel caso di acquisizione del possesso di somme o valori superiori alla soglia fissata dal menzionato art. 2, relativamente al patrimonio mobiliare, conseguente a donazione, successione o vincite.

In sostanza, il beneficiario dovrà prestare particolare attenzione alle somme acquisite a seguito di vincite, ma anche qualora risulti essere destinatario di una liberalità quale la donazione, o di un atto di successione gli faccia ottenere dei valori superiori ai 6mila euro fissati dal decreto (soglia che, si rammenta, è incrementabile ricorrendo determinate condizioni).

Anche in tal caso, sarà necessaria una comunicazione che dovrà avvenire entro il termine di 15 giorni dall'acquisizione.

In materia di vincite, la norma fa salvo quanto previsto dall'art. 5, comma 6, del decretone che, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di impoverimento e l'insorgenza dei disturbi da gioco d'azzardo (DGA) sancisce il divieto di utilizzare il beneficio economico, di cui al reddito di cittadinanza, per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.


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